Paola Ragnetti

F.A.Q. Domande frequenti su E.M.D.R.

1) Che significa E.M.D.R ?

L’acronimo sta per EYE MOVEMENT DESENSITIZATION AND REPROCESSING e significa desensibilizzazione e rielaborazione di un evento traumatico attraverso i movimenti oculari.

Vuol significare che questi ultimi, come il taping ( (tamburellamento sulle ginocchia) o i suoni alternati somministrati tramite cuffie fanno in modo che i 2 emisferi cerebrali prendano parte entrambe alla procedura di elaborazione e di diminuzione dell’impatto emotivo dell’evento traumatico ed alla rielaborazione dello stesso. Il paziente quando decide di sottoporsi ad una seduta spesso sa che certi eventi sono passati da tempo, che per es. certe situazioni di pericolo non ci sono più, però non lo sente... è come se quell’evento fosse appena accaduto anche se magari sono passati mesi od anni. Già dopo poche sedute (in genere almeno 3) riesce a stare meglio e sentire molto di più sensazioni legate al momento presente e a sfruttare tutte le sue possibilità mentali di guarigione.

2) Per chi è adatto il trattamento?

In origine il trattamento venne sviluppato negli USA per il trattamento dello stress post-traumatico da stress (reduci dal Vietnam, cataclismi, violenze sessuali, rapine, attentati).Dal 1999 viene utilizzato anche in Italia.

Dopo aver trovato continue conferme l’E.M.D.R si è sviluppato in direzioni diverse:

  • nel trattamento di persone in condizioni meno gravi di quelle del DPTS che soffrono di depressione, ansia,fobie (paura di guidare, dell’aereo, degli spazi affollati, paura di parlare in pubblico)
  • nel trattamento di persone in seguito a divorzi, fallimenti ,in situazioni di bassa autostima, difficoltà nell’instaurare relazioni intime
  • per chi desidera incrementare i risultati in vari ambiti
  • nell’ansia da prestazione legata ad es agli esami, per chi magari non riesce a concludere un ciclo negli studi o per gestire l’emotività di atleti prima delle gare o dopo infortuni,o per migliorare le performance di chi deve esporsi molto (come le persone del mondo dello spettacolo)

Oggi l’Organizzazione mondiale della Sanità (2013) consiglia l’EMDR come trattamento efficace e con una base scientifica significativa per tutti i problemi legati a stress e traumatizzazione.

3) PER quali età è adatto l’utilizzo dell’EMDR?

Il nostro corpo possiede molteplici meccanismi fisiologici che possono condurci verso il cammino della salute e della guarigione. Se per esempio ci procuriamo una ferita o una frattura ossea questi meccanismi lavorano per curarli.

Allo stesso modo se abbiamo delle ferite emotive, il nostro cervello durante il sonno o le fasi di veglia cerca di riparare questa esperienza. Con questa terapia indirizziamo e potenziamo le naturali potenzialità di “autoguarigione“ che ognuno di noi possiede.

5) Ci sono effetti effetti collaterali durante la seduta?

Sono sedute intense a livello emotivo quindi è possibile che si possa piangere o avere sintomi fisici come nausea o brividi per cui è possibile sentirsi stanchi durante ed anche alla fine della seduta come risultato naturale dell’elaborazione a più livelli emotivo, sensoriale, cognitivo e somatico.

Potrebbe talvolta verificarsi un aumento della sofferenza poco prima che venga percepito un miglioramento. Se l’elaborazione non è completata durante la seduta, nelle successive 48 ore può talvolta verificarsi qualche disagio o interferenza nella vita di tutti i giorni, ma poca cosa ed in tal caso si ravvicinano gli incontri successivi.

6) Cosa distingue questo trattamento da altre forme di psicoterapia?

Si tratta di una terapia evidence-based , veloce e con risultati tangibili ed apprezzabili dalle prime sedute ,spesso già dalla prima. Con questa terapia oltre alla consapevolezza delle problematiche, il cliente sente di poter avere parte attiva nel processo che lo porterà a stare meglio.Il trattamento consente anche molte intuizioni che servono non a convivere con il problema ma a risolverlo.

7) Qualsiasi psicologo pratica E.M.D.R.?

Assolutamente no, si tratta di una tecnica che prevede un lungo percorso di formazione specifica ed un aggiornamento continuo e permanente. Esiste una società internazionale cui è collegata quella europea e quella italiana (vedi www.emdr.it) che stabilisce i parametri per poter esercitare questa tecnica che andando a lavorare su traumi spesso molto importanti richiede esperienza e preparazione. Si accede ai corsi ( 1° e 2° livello) dopo la laurea ed una specializzazione post- laurea. Si può dopo la formazione diventare, praticante, formatore o supervisore. E’ corretto informarsi prima di sottoporsi al trattamento.

Paola Ragnetti

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