Paola Ragnetti

Psiche

Cos'è l'E.M.D.R.

Acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing (desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari), si tratta di una tecnica di psicoterapia inventata dalla dottoressa americana Francine Shapiro una ventina di anni fa. Consente di lavorare sui traumi aiutando il paziente a superare i blocchi emotivi, e per farlo sfrutta in pieno il rapporto corpo-mente.

Nel corso degli anni ha guarito individui vittime di traumi più o meno gravi: stupri, lutti,violenze, incidenti stradali, terremoti, rapine ma anche ansia da prestazione tipica del manager o dell'imprenditore o dell'uomo di spettacolo o dello sportivo di professione; viene utilizzata per traumi acuti o traumi minori ma ripetuti nel tempo (bullismo, mobbing, tradimenti amorosi).

La tecnica si basa sulla convinzione che ogni trauma psicologico presenti una componente fisiologica: le tracce degli avvenimenti dolorosi sopravvivono a lungo nel cervello, silenti anche per molti anni e pronte a deflagrare per effetto di sollecitazioni a prima vista insignificanti (un odore, un colore, un sapore, un piccolo contrattempo, un periodo dell'anno, una notizia sentita al telegiornale). Come una ferita non cicatrizzata, se sollecitata sanguina, così una ferita emotiva non risolta può rimanere silente per anni e poi risanguinare... E il veicolo che tale disagio o dolore sceglie per manifestarsi è sempre il corpo.

L'EMDR ricorre a spostamenti oculari rapidi e a movimenti ritmici delle mani per sollecitare una risposta veloce e positiva del sistema cerebrale. Tali movimenti, per dinamiche ancora non del tutto chiarite, riducono la frequenza cardiaca e respiratoria inducendo un immediato rilassamento.

Viene ritenuta una tecnica primaria nella cura delle sindromi post-traumatiche, più degli psicofarmaci. La presa di coscienza avviene dopo alcune sedute: il paziente avverte prima nel corpo e poi nella psiche che finalmente non si sente più impotente, in colpa, o in pericolo. Lo scopo del lavoro psicoterapico è ridurre l'impatto emotivo drammatico di quel determinato evento traumatico ed è un lavoro molto specifico , quasi chirurgico. I risultati sono veloci, sorprendenti e duraturi.

E' consigliabile sottoporsi a questa tecnica con uno psicoterapeuta esperto e formato con i vari livelli dall'Associazione Italiana Emdr. www.emdritalia.it

Cos'è l'autosuggestione

E' dimostrato che dentro di noi c'è tutto il nostro sapere: un patrimonio di sinapsi neuronali che non utilizziamo mai!

Cosa fare allora per non sprecare queste potenzialità enormi? Basterebbe imparare a suggestionare la nostra mente con immagini positive che hanno su di noi ripercussioni ormonali e neuronali estremamente favorevoli ed esercitarsi con regolarità.

Facciamo esempi concreti. In ogni giornata c'è qualche avvenimento che può averci turbato, rispetto al quale non ci siamo relazionati in maniera per noi soddisfacente. Proviamo allora a suggestionare la nostra mente con un pensiero positivo, immaginando la stessa scena con un finale differente che ci lasci gratificati.

Rivedere ogni sera la giornata appena trascorsa con queste modalità favorisce notevolmente il benessere e l'autostima.

Un altro esercizio ricorrente, da riservare ai momenti di particolare stress o demotivazione, è figurarsi un proprio compleanno lontano nel tempo.

Immaginare di arrivarvi belli, in salute, con una buona condizione psicofisica e circondati dall'affetto delle persone che amiamo ci aiuta a coltivare le forze per realizzare davvero questi obiettivi di felicità.

Il fine ultimo dell'autosuggestione è in sostanza educarci alla gestione costruttiva delle frustrazioni per volgerle in positivo.

Se siamo frustrati perchè non possiamo permetterci di fare ciò che vorremmo (viaggiare, dedicarci a noi stessi e al nostro benessere...), è arrivato il momento di correggere la nostra impostazione mentale.

Immaginiamo allora ogni tanto di prenderci una minivacanza interiore e mentale fin nei minimi dettagli, che ci faccia provare sensazioni positive a livello emotivo e, di conseguenza, anche fisico.

Percepirsi distesi al sole su una spiaggia sabbiosa e leggermente ventilata, concentrandosi a tal punto da avvertire persino quella piacevole brezza, diventa un piacevole esercizio che con perseveranza, possiamo arrivare a mettere in pratica anche in ufficio, magari ritagliandosi un quarto d'ora di silenzio e isolamento per se stessi.

In conclusione, la nostra mente possiede una capacità immaginativa talmente estesa che sarebbe un delitto non sfruttarla ai fini dell'autosuggestione positiva e dell'autoguarigione.

Ricordatelo ogni volta che potete !!!

Paola Ragnetti

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